Un libro che si legge velocemente ma che richiede una buona capacità di concentrazione da parte dei suoi lettori. “Rendiconto” si divide in tre parti e, senza nessuna esitazione, si può affermare che la parte fondamentale dell’intero libro sia la prima; in essa Matteo Candido espone, sintetizzandola, la sua visione del mondo e della vita e ciò che potrebbe essere interpretata come superbia è, come egli stesso cerca di spiegare nel libro, un pensiero che nasce dalla conoscenza e dall’analisi delle fonti. L’autore infatti aderisce e sostiene la visione cristiana della vita. Per queste ragioni “Rendiconto” è un piccolo grande libro, piccolo nelle dimensioni ma grande nel contenuto, strumento valido di conoscenza e mezzo attraverso cui sondare dentro le proprie riflessioni.
«Si sa, le religioni sono tante, e tutte con fedi diverse, e quelle cristiane sono divise da lotte continue, e non solo da oggi. Per non parlare poi della scarsa credibilità di tanti rappresentanti religiosi».
Lo studio delle religioni ha fornito al nostro autore una formazione tale da avere le nozioni tali per poter argomentare su certi temi, e lo fa con una sistema quasi analitico tale da dissipare eventuali dubbi. Nato in Carnia, Matteo Candido si trasferisce nel dopoguerra a Destra Tagliamento e prosegue i suoi studi nella città di Pordenone. La sua esperienza si forma principalmente nella comunità di Zoppola dove non mancavano persone dal carattere singolare e piene di risorse. Questo contatto con persone così diverse e l’instaurarsi dei rapporti di complicità e di collaborazione con personalità tanto disparate, ha acuito il suo senso critico, la sua capacità di porsi in modo empatico verso gli altri e le situazioni. Attraverso le sue opere egli ha voluto omaggiare la vita di due zoppolani che lavorarono proficuamente per il prestigio della comunità e con due piccoli libri ha ricordato il musicista compositore e organista parrocchiale: ‘La Corale di Zoppola del Maestro Comm. Giuseppe Pierobon’ e ‘Il Maestro Pierobon e il Movimento Apostolico Ciechi’. Inoltre si ricorda la biografia ‘Mons. Amadio Maurizio 1903-1999’.